RASSEGNA STAMPA 27 GENNAIO 2012

Shoah: la cultura da sola non basta a difenderci dal male. Ospedali psichiatrici giudiziari: la chiusura è realtà. Gli anziani maltrattati che i figli non rivogliono indietro. Mamma a 13 anni, a scuola con la figlia di 2 mesi. Matrimonio o convivenza: benefici diversi.  Sviluppo ecosostenibile: siamo al punto di non ritorno. Italia, la felicità è sotto la media. Salute: in Italia speranza di vita più alta al mondo. Febbre del gioco trascurata dalle manovre. Intelligenza sempreverde: il segreto è nel Dna.

 

SHOAH: LA LEZIONE DI YEHOSHUA
M.E.T.  Il Quotidiano delle Pubbliche Amministrazioni “La cultura da sola non basta a difendersi dal male. Per difenderci dal male bisogna rispettare una regola molto semplice, che conoscono anche gli uomini più semplici: non fare agli altri ciò che non vuoi sia fatto a te. I tedeschi sono uno dei popoli più colti e hanno avuto il nazismo. Anche l’Italia è un Paese dalla grande cultura, eppure ha generato il fascismo. Ebbene dunque, non crediate che la cultura da sola possa salvarci dal male”.
E’ il messaggio di pace che il grande scrittore israeliano Abraham Yehoshua ha voluto lanciare alla attentissima platea di giovani “così seri e per questo così entusiasmanti” arrivati da tutta la Toscana al Nelson Mandelaforum per il Giorno della Memoria.
Il pluripremiato intellettuale, conosciuto in tutto il mondo, è intervenuto al termine della intensa mattinata offrendo il suo contributo, come negli anni scorsi avevano già fatto i grandi Amos Oz e David Grossman.
E la lezione di Yehoshua, uomo di cultura e uomo di pace, si è focalizzata sul senso del male. “Il male è ovunque e non è qualcosa di metafisico quindi è doveroso e possibile combatterlo come un germe che si può trasmettere da una persona all’altra. Perché gli ebrei hanno sofferto in modo indicibile.
Ma nonostante questo, gli ebrei non hanno ricevuto un certificato di rettitudine. Per essere uomini retti bisogna fare qualcosa di buono. Da scrittore, per esempio, e come scrittore vi dico che stiamo lottando affinché anche i Palestinesi abbiano i nostri stessi diritti. Voi aiutateci”.
Yehoshua, sollecitato dalle domande di Ugo Caffaz, si è poiu soffermato sulla tragedia della Shoah, che, ha osservato, è stata forse l’apice del male nella storia, ma non ne è il simbolo.
“Se vi concentrate sulle immagini terrificanti della Shoah – ha aggiunto – sembra che tutto sia successo là, a quel tempo. Invece è bene che sia creato un ponte tra quello che è stato e la nostra vita quotidiana. I soggetti più pericolosi in tutto questo non sono stati gli SS, un piccolo gruppo in fondo, ma la moltitudine silenziosa e indifferente che ha permesso che ciò si verificasse. Una lezione che dobbiamo avere sempre davanti agli occhi”. http://met.provincia.fi.it/news.aspx?n=108642

 

OSPEDALI PSICHIATRICI GIUDIZIARI: LA CHIUSURA È REALTÀ
Rassegna.it La chiusura degli ospedali psichiatrici giudiziari, da tempo al centro della campagna “Stopopg”, sostenuta tra gli altri dalla Cgil e dalla Fp Cgil, è da oggi realtà. Gli ex manicomi criminali dovranno, infatti, chiudere i battenti entro il 1° febbraio 2013. Lo stabilisce un emendamento al decreto Severino sul sovraffollamento delle carceri, presentato dai relatori Filippo Berselli (Pdl) e Alberto Maritati (Pd), approvato a maggioranza dall’aula del Senato, con 175 sì, 66 no e 27 astenuti.
I detenuti psichiatrici dovranno essere affidati ad apposite strutture organizzate dalla Sanità delle Regioni. La commissione Bilancio di palazzo Madama aveva dato parere favorevole al complesso dell’emendamento, condizionato però ad alcune precisazioni nel testo e ad alcune osservazioni negative sulle coperture finanziarie individuate.
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GLI ANZIANI MALTRATTATI CHE I FIGLI NON RIVOGLIONO INDIETRO. LA POLIZIA CHIUDE UN OSPIZIO LAGER
Corriere.it. Tutto si aspettavano tranne la telefonata della polizia. Tutto pensavano tranne di dover andare di corsa a riprendersi padri e nonni parcheggiati da anni in un ospizio abusivo. Per questo pagavano 1.200 euro al mese, in nero. Per non avere più problemi. Una soluzione comoda svanita di colpo con una telefonata. «E ora come faccio con mia moglie? Lei a casa non lo vuole più», è stata la prima reazione di figli e nipoti dei ricoverati. Non proprio quella che i poliziotti si aspettavano dopo aver salvato una decina di anziani malati e non autosufficienti da una casa di riposo fuorilegge alla Giustiniana. Impiegati, funzionari pubblici, «persone della media borghesia» – racconta perplessa Angela Cannavale, dirigente del commissariato Flaminio – non hanno proprio gioito alla notizia che i loro «vecchi» non venissero più maltrattati. Anzi, in molti nemmeno lo sapevano o hanno finto di non saperlo. Il loro problema sembrava un altro: riprenderli indietro. «Scusate tanto, ma io mio padre non so proprio dove metterlo. Ma davvero lì dentro lo trattavano così male?», ha chiesto candidamente un cinquantenne convocato in commissariato per sbrigare le pratiche sull’ «affidamento» del genitore. Storie di anziani bisognosi d’ aiuto e invece vissuti come disagi, tanto più se malati gravemente.
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MAMMA A 13 ANNI, A SCUOLA CON LA FIGLIA DI 2 MESI
Dire – Notiziario Minori. A 13 anni a scuola con il figlio di due mesi. Succede a Frattamaggiore, in provincia di Napoli. Come ha raccontato il Corriere del Mezzogiorno, la piccola D. È nata a novembre ed oggi ha fatto per la prima volta ingresso a scuola. E a stabilire l’obbligo che la piccola seguisse la madre, studentenssa che frequenta il primo anno dell’Istituto commerciale ‘Filangieri’ di Frattamaggiore, e’ stato il Tribunale dei minori di Napoli. Cosi’, racconta il Corriere, la segreteria della scuola e’ diventata un’improvvisata nursery: carrozzine, bottigliette del latte e palloncini colorati tra i faldoni e i registri scolastici e tutti a fare a gara per tenere in braccio la piccola. La tredicenne e’ stata ‘scovata’ dalla preside dell’Istituto Giuseppina Cafasso in virtu’ della campagna messa in piedi per fronteggiare la dispersione scolastica. “L’alunna era praticamente ‘dispersa’- spiegano gli operatori scolastici – quando l’abbiamo rintracciata abbiamo scoperto che stava per avere un figlio”. Il papa’ della bimba appena 17 e non hanno a chi affidare la figlioletta durante le ore di lezione.
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SVILUPPO SOSTENIBILE: SIAMO AL PUNTO DI NON RITORNO
Rassegna.it Secondo il World Economic Forum l’uso efficiente delle risorse non può che diventare un imperativo, anche economico. Usando meglio acciaio, ferro e carbone si potrebbero risparmiare fino a 2mila miliardi di dollari
Con un uso efficiente delle risorse in soli tre settori, ossia carbone, acciaio e ferro, si risparmierebbero 2mila mld di dollari, che tradotti in euro sono oltre mille e 500 mld. E’ quanto emerge dal rapporto ‘More with Less: Scaling Sustainable Consumption and Resource Efficiency’ del World Economic Forum che ieri in Svizzera, a Davos, ha aperto i battenti del summit, in programma fino a domenica.[…]
Le risorse naturali scarseggiano mettendo a rischio la stabilità economica. Basti pensare come i cambiamenti climatici e l’aumento della domanda nelle economie emergenti abbiano fatto cresce i costi dei prodotti agricoli: in soli 10 anni il prezzo del cacao è aumentato del 246% mentre l’olio di palma del 230%.
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ITALIA,  LA FELICITÀ È SOTTO LA MEDIA
Rassegna.it. Non è un bene facilmente misurabile, ma gli americani lo hanno inserito come diritto di ogni persona nella loro dichiarazione d’indipendenza e ora il Brasile lo ha introdotto addirittura in Costituzione. A quanto pare, invece, in Italia è qualcosa di sempre più raro, dato che solo un terzo della popolazione dice di esserne in possesso (35%), mentre a livello mondiale la quota sale al 53%. Parliamo della felicità, oggetto di un sondaggio condotto a fine 2011 dal più grande network internazionale di istituti di ricerca indipendenti, Win-Gallup International, di cui la Doxa è il partner per l’Italia. Un’indagine che ha coinvolto 58 Paesi con 52.913 interviste rappresentative della maggior parte della popolazione mondiale. Ebbene, secondo questo sondaggio, oltre la metà dell’umanità si dichiara “felice”, ma in Italia il dato scende a poco più di un terzo. Secondo i dati Doxa, infatti, in Italia vi sono 35% di felici e 10% di infelici mentre il 55% di italiani non è né felice né infelice, o non sa rispondere. La felicità netta (data dalla quota di felici meno quella di infelici) è dunque pari al 25%, simile a quella di Paesi come Bulgaria, Kenya, Libano e Turchia e nettamente inferiore alla media dei Paesi del G7, pari al 40%.
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SALUTE. IN ITALIA SPERANZA DI VITA PIÙ ALTA AL MONDO
Dire – Notiziario Sanita’ La speranza di vita alla nascita in Italia e’ in Europa una delle piu’ alte al mondo e pari a 76,1 anni per gli uomini e a 82,2 anni per le donne. Le donne vivono in media 6 anni in piu’ degli uomini. E’ quanto emerge dalla Relazione sullo stato di salute del paese 2009-2010.

 

SEGRETO INTELLIGENZA SEMPREVERDE IN DNA
Ansa E’ nascosto nel Dna il segreto di un’intelligenza ‘sempreverde’, cioe’ che resti giovane e scattante anche in tarda eta’. Uno studio scozzese ha infatti messo gli scienziati sulle tracce dei geni che garantiscono lunga vita all’intelligenza. Secondo quanto riferito sulla rivista Nature, sono state individuate delle sequenze genetiche che garantiscono all’intelligenza che abbiamo da giovani di accompagnarci senza declinare anche in eta’ anziana.

 

MATRIMONIO O CONVIVENZA: ENTRAMBI OFFRONO BENEFICI DIVERSI
Newspaginemediche.it I partner che convivono sarebbero più felici di quelli sposati. E’ quanto si legge sul Journal of Marriage and Family: le coppie sposate godono di indubbi benefici di tipo materiale, ma quelle conviventi vivono una condizione di maggiore serenità emotive e psicologica.
Kelly Musick ed i suoi colleghi del College of Human Ecology della Cornell University hanno arruolato 2737 donne e uomini (896 di essi erano sposati o conviventi) che avevano preso parte a un ampio studio chiamato National Survey of Families and Households.
I ricercatori hanno esaminato nel dettaglio le aree dedicate al benessere psicologico, alla felicità, alla depressione e ai legami sociali, nonché allo stato di salute e hanno scoperto che nel primo periodo dopo il matrimonio o l’inizio della convivenza le persone vivono un momento di grande benessere e felicità, nettamente superiore a quello dei single, ma dopo questa fase di start up le cose cambiano. Le persone sposate ne guadagnano in salute, ma quelle conviventi mostrano un maggiore livello di autostima e benessere psicologico.
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FEBBRE DEL GIOCO TRASCURATA DALLE MANOVRE
Ilsole24ore.com 6 miliardi e 167 milioni: tanti sono i soldi gettati nelle roulette online e nei poker-cash. Dai quali il ministero Economia e Finanza ha raggranellato, lo scorso anno, 28 milioni e 170 mila euro. Somma ridicola, che non arriva nemmeno a un punto percentuale.
È una Grande Rimozione, dunque. Perché una simile “trave nell’occhio” non ha ancora trovato un adeguato posto nella manovra del Governo Monti. Non un cenno, in quella di Natale e niente nella nuova, annunciata e perfezionata nel work in progress del Cresci-Italia. Eppure si tratta di volumi a due cifre, di miliardi di euro. E al più sono commentati con le solite frasi fatte, sulla “dea bendata”, sulla “passione degli italiani”: 77 miliardi della spesa “familiare” per il gioco pubblico di azzardo, oltre 15 in più del record del 2010. Si sfiora la cifra tonda pari al 10% dei totale dei consumi privati nazionali (830 miliardi circa). Consumi che nell’insieme sono in calo. E il loro abbassamento provoca stagnazione, freno all’auspicata ripartenza della produzione di beni e di servizi.
Se poi si analizza l’intero comparto dei giochi, si constata facilmente che casinò online (200 room in funzione), tornei di poker su internet, 30mila sale da gioco nei quartieri cittadini portano a risultati deludenti per le entrate dell’Erario: nel 2011 non sono stati più di 300 i milioni di euro aggiuntivi per i conti pubblici.
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