Agenda degli appuntamenti settimanali dal 27 Febbraio al 4 Marzo. Per inviare comunicazioni scriveteci su appuntamenti@psicologiaradio.it o inserite il vs. evento in corso di svolgimento aggiungendo un post a questo articolo. La prossima Agenda sarà on line Lunedì 5 marzo 2012.
L’Agenda viene aggiornata quotidianamente.
27/2 SIENA
Nella Parigi degli anni ’30 nessuno chiamava un chitarrista zingaro a suonare jazz, ben presto, però, caddero i pregiudizi e nacque un mito. A Lunedilibri: Django, Vita e musica di una leggenda zingara. Sala storica Biblioteca degli Intronati (via della Sapienza, 5) – lunedì 27, ore 17.30. Dal libro di Michael Dregni la storia di uno dei più grandi jazzisti del mondo. Zingaro. Completamente analfabeta. Incapace di leggere uno spartito musicale, ma in grado di diventare fra i più grandi musicisti Jazz di tutti i tempi. E’ la storia di Django, all’anagrafe Jean Reinhardt, nato in un carrozzone nel 1910 e morto a soli quarantatre anni, dopo aver lasciato, al mondo, melodie e virtuosismi indimenticabili e non riproducibili. Per conoscere questo incredibile personaggio Francesco Martinelli, responsabile del centro studi Arrigo Polillo – sezione ricerca della Fondazione Siena Jazz -, interverrà all’appuntamento, aperto al pubblico, di Lunedìlibri, in programma il prossimo 27 febbraio, alle ore 17,30 nella Sala storica della Biblioteca Comunale degli Intronati, per parlare del libro Django. Vita e musica di una leggenda zingara del saggista americano Michael Dregni (edizione EDT in collaborazione con Siena Jazz). Durante l’incontro, ascolti, immagini e rari filmati sul chitarrista, per meglio illustrare la pubblicazione, abilmente curata e tradotta dallo stesso Martinelli. Nel libro un lavoro estremamente dettagliato, dove l’autore non solo delinea la complessa e, in molti aspetti, semplice personalità di Django, ma, anche, di tutto quel contesto, parigino ed europeo, che il grande musicista seppe incantare con la sua arte. Insieme alla storia del jazzista, dalla nascita alle prime composizioni, dai suoi amori alla grande famiglia rom, anche flash sulla seconda guerra mondiale e sulle leggi razziali volute da Hitler per eliminare, insieme agli ebrei, anche minoranze etniche come gli zingari.Django, in romanì, significa “mi sveglio” – scrive l’autore –, non un nome, bensì un verbo, che <<recava in sé immediatezza, senso della vita, e visone del destino>>. Recava in sé la nascita di un nuovo modo di fare musica. I suoi genitori avevano visto in lui qualcosa di speciale, il genio musicale che affascinò anche i più grandi autori di jazz d’Oltreoceano. Fu questo gitano, infatti, a capovolgere la concezione universale che, al tempo, vedeva questo genere musicale nascere, unicamente, dagli strumenti a fiato come il sassofono o la tromba, dimostrando come le corde di una chitarra potessero, ugualmente, creare note jazz. E che note! Iniziò con un violino, strumento classico per gli zingari, passò al banjo-chitarra a sei corde con il quale iniziò a guadagnarsi da vivere tra gli applausi e il consenso di musicisti professionisti e affermati. <<Teneva il banjo come un’arma – scrive Dregni – l’arma con cui voleva combattere per le sue ambizioni>>. Non sapendo leggere la musica tutto era relegato al suo orecchio, sicuramente assoluto, e alla sua memoria, sicuramente grande. Ma il grande Jazz non è forse improvvisazione? E la creazione artistica non è forse unica? Il jazzista come ha detto Ralph Ellison ha una contraddizione crudele implicita, deve perdere la sua identità anche mentre la trova. Un meccanismo paradossale di inclusione escludente, dove la musica generata è creazione e non imitazione. Può evocare il passato. Certo, lo fece anche Django, ma non lo riprese. Cercò, invece, suoni e forme nuove, sospendendo la certezza di codici musicali acquisiti. Nel Jazz, come nella vita, si possono cogliere i drammi dell’identità, e l’improvvisazione non è caos, è parte fondamentale di questa forma d’arte che raggiunge il suo apice quando lo strumento sparisce dalla rappresentazione cognitiva, e il suono diventa parte intrinseca del musicista. Django ci riuscì. In un incendio aveva perso la mobilità di due dita della mano, con le altre cercò, e trovò, scale e arpeggi che correvano in verticale, anziché orizzontalmente. Il pollice a contrasto, mentre l’indice e il medio danzavano sulla tastiera a velocità doppia, per dar vita al lirismo della sua produzione. Nacque e morì povero. Nessun valore per l’ingente denaro guadagnato durante la carriera. Nessuna contaminazione dagli stili di vita dei non nomadi. Fu sempre, con orgoglio, uno zingaro e, forse, la magia della musica che ci ha lasciato sta proprio in questo.
28/2 ROMA
Il Presidente del Comitato Italiano per l’Unicef Giacomo Guerrera presenta il Rapporto: LA CONDIZIONE DELL’INFANZIA NEL MONDO 2012, “Figli delle città-sulla vita di bambini e ragazzi nei contesti urbani”. Senato della Repubblica, Palazzo Giustiniani, Sala Zuccari, Via della Dogana Vecchia 29, Roma. Interviene Alberto Angela Goodwill Ambassador dell’UNICEF Italia. Per i giornalisti: è necessario accreditarsi alla mail: press@unicef.it. Direzione Generale Ufficio stampa Comitato Italiano per l’UNICEF, Tel. ++39 (0)6 47809233 -355
28/2 ROMA
Nell’ambito del Progetto “L’unità delle donne: 150 anni di lavoro femminile in Italia”, la Direttrice della Biblioteca di Archeologia e Storia dell’Arte e della Biblioteca Vallicelliana Maria Concetta Petrollo Pagliarani organizza il seminario “Ho visto anche degli Zingari felici”. L’evento, oltre alla riflessione sul variegato quanto complesso mondo dei Rom, intende promuovere un’immagine propositiva di questo popolo a partire, almeno per una volta, non solo dai problemi che
lo caratterizzano, ma da quanto di positivo può produrre, dalla sua cultura, i contributi che può offrire alla società, sulla via dell’integrazione e della dignità. 17:15 Arie tratte dalla Carmen di Bizet, con costumi e scenografie realizzate dall’Antica Sartoria Rom, e una coreografia a opera del corpo di ballo di danzatrici e danzatori Rom.
17:45 Saluti, Maria Concetta Petrollo Pagliarani, Direttrice della Biblioteca di Archeologia e Storia dell’Arte e della
Biblioteca Vallicelliana, Presidente dell’Associazione Amici delle Biblioteche, Francesca Boccini, Presidente dell’Associazione Vento di Tramontana. 18:00 Interventi Luca Attanasio, giornalista, scrittore, Emil Julien Costache, Operatore Sociale Rom. Roberto De Angelis, Antropologo,docente di “Sociologia delle relazioni etniche” Università “La Sapienza” Roma. Carlo Ciavoni, giornalista, La Repubblica
Rappresentante del Ministero per la Cooperazione e l’Integrazione
Rappresentante del Ministero dei Beni Culturali
Nel corso del dibattito, sarà proiettato un video intervento di Moni Ovadia
Modera: Daniela de Robert, giornalista, TG 2 RAI
Sala della Crociera, Via del Collegio Romano, 27 – Roma. Ufficio Stampa Luca Attanasio: 3397751996 – uca.attanasio@fastwebnet.it
28/2 ROMA
L’associazione Progetto Diritti onlus organizza il giorno 28 febbraio 2012 dalle ore 16.00 alle 19.00, presso la sala Peppino Impastato della Provincia di Roma, Palazzo Valentini, Via IV Novembre 119/a, un incontro seminariale dal titolo Rifugiati o pacchi postali? Il regolamento europeo Dublino 2 sulla competenza ad esaminare le richieste di protezione e la condizione dei richiedenti asilo.Testimonianze di rifugiati e richiedenti asilo e di rappresentanti delle associazioni. Sarà proiettato il cortometraggio “La vita di lei” di Hevi Dilara, con la presenza della regista, rifugiata politica in Italia. Saranno proiettate le fotografie di Stefano Montesi sulla condizione dei rifugiati a Roma. Tel. 06298777 , www.progettodiritti.it; segreteria@progettodiritti.it
28/2 PUTIGNANO (BA)
Educazione, animazione ludico-socio-educativa ed arte terapeutica: Clown dottori e giullari del sorriso. La Fondazione Leopardi Nella Sua Luce in collaborazione con l’Università Popolare Contemporanea “Le Grazie e la Fondazione Conservatorio Santa Maria Degli Angeli organizza il corso base di CLOWN TERAPIA, un’iniziativa volta all’educazione, animazione ludico-socio-educativa ed all’arte terapeutica. Dal 28 febbraio al 31 marzo verrà dato spazio ad un programma formativo completo ed esaustivo, che in circa 20 ore insegnerà le tecniche per un’attività così particolare e coinvolgente. Il corso analizzerà il tema della comicità, la ricerca del contatto che permette di giocare con la creatività del bambino e il rigore dell’adulto, sperimentando le basi della comicità del clown. Si passerà all’analisi delle tecniche del clown, delle sue relazioni, del suo costume e del suo carattere, ma sarà data ampia attenzione anche al processo di relazione del volontario con il paziente e alla gestione delle dinamiche di gruppo. Per arrivare a questi risultati professionisti di vari settori impartiranno lezioni di psicologia, legislazione sociale, elementi nozionistici sulle strutture ospedaliere e tecniche della comunicazione.Un percorso di auto-scoperta, accettazione e autostima, per promuovere la magia del gioco, l’apprendimento, lo stupore, la curiosità e il benessere nella mamma e nel bambino. Tematiche: Tecniche psicomotorie, di identificazione, e di clownerie. Percorso di auto-scoperta, accettazione e autostima. Educazione ed animazione ludico socio educativa ed arte-terapeutica. Approfondimenti teorici e tematici e mirati di base. Info e adesioni a gi_pugliese@yahoo.it
1/3 PALERMO
Policlinico Universitario P. Giaccone, Aula M. Ascoli. Malattie internistiche nella popolazione migrante: incidenza, cura e prevenzione. Principali malattie infettive, con particolare attenzione alle malattie a trasmissione sessuale (HIV e AIDS) (Dott. Tullio Prestileo -Anlaids). La mediazione interculturale nei sistemi di salute (Dott. Filippo Casadei – Ce.Ri.S.C.). Tra clinica e lingue. Approccio etnolinguistico alle sintomatologie migranti: concetti culturali di salute e malattia.
1/3 TORINO
A un anno dalla Primavera araba. La transazione difficile. Convegno internazionale, Circolo dei lettori, Via Bogino, 9, Torino. Cipmo e Paralleli. http://www.redattoresociale.it/RedattoreSocialeSE_files/calendarioHTML/allegato_evento_2122012_143350.pdf
2/3 MILANO
Convegno: La liberta’ nel percorso di cura. Milano, venerdì 2 marzo 2012, via Corridoni, (Sala Congressi Amministrazione Provinciale). Il tema di questo incontro è “La libertà nei processi di cura”, argomento quanto mai attuale in tempi segnati dall’intrecciarsi di spinte contrapposte che generano incertezza negli operatori, situati al crocevia tra modelli aziendalistici, rinnovate istanze di controllo sociale, protagonismo degli utenti, linee guida e protocolli tanto stringenti quanto spesso inascoltati. L’aspirazione a relazioni terapeutiche liberamente contrattuali è un’utopia o una realtà praticabile ? E’ un sogno o un incubo ? La libertà dell’utente e quella dell’operatore sono in conflitto ? E’ possibile che allo stesso tempo gli utenti abbiano più potere e gli operatori più responsabilità ? Sono domande aperte che porremo al centro di un dibattito a cui abbiamo invitato relatori assai diversi tra loro, accomunati dall’essere protagonisti di esperienze interessanti, innovative e anche controverse: Grazia Bertelloni, esponente di punta della rete toscana degli utenti, Wilma Xocco, Renzo De Stefani e Franco Veltro, direttori rispettivamente dei dipartimenti di salute mentale di Torino, Trento e Campobasso. Come è tradizione nelle iniziative del Gruppo Lettera Aperta, non c’è bisogno di iscriversi, non si paga nulla e la partecipazione non dà diritto a crediti ECM. Ti aspettiamo il 2 Marzo prossimo alla Sala dei Convegni della Provincia di Milano in Via Corridoni 16. Info Tel. 0171-66303 menteinpace@libero.it
2/3 MILANO
Prima le mamme e i bambini
2 e 3/3 BOLOGNA
Psicologia clinica dello sviluppo. Bologna (Dipartimento e Facoltà di Psicologia, Viale Berti Pichat 5). Programma giornata del 2 Marzo: ore 8.30 Registrazione dei partecipanti. ore 9.00 Intruduzione ai lavori: C. Cornoldi (direttore di «Psicologia Clinica dello Sviluppo»), F. Giusberti (Preside Facoltà di Psicologia), B. Baldaro (Direttore Dipartimento di Psicologia). ore 9.30 Presentazione degli strumenti della giornata F. Fabbro (Università di Udine), NEPSY-II; C. Sica (Università di Firenze), Q-PAD – Questionario di Psicopatologia in Adolescenza; A. Simonelli (Università di Padova), La procedura del Lausanne Trilogue Play per la valutazione delle interazioni familiari. ore 10.40-12.30 Workshop paralleli. F. Fabbro e C. Urgesi, NEPSY-II C. Sica, Q-PAD. ore 13.50 Relazione a invito: E. Caffo (Università di Modena e Reggio Emilia), Essere bambini e adolescenti nel 2012: lo sviluppo cognitivo, emozionale e sociale tra nuovi media, multiculturalità e crisi economica. Ore 14.40 Tavola rotonda «C’era bisogno della WISC-IV?». Intervengono: A. Orsini (Sapienza Università di Roma), M. Lang (Università di Milano-Bicocca), L. Pezzuti (Sapienza Università di Roma), A. Saggino (Università di Chieti-Pescara). ore 16.30-18.35 Workshop paralleli. A. Orsini e L. Cianci, WISC-IV A. Simonelli, La procedura del Lausanne Trilogue Play per la valutazione delle interazioni familiari. Programma giornata del 3 Marzo: ore 8.50 Sessione plenaria, presiede e introduce G.C. Zavattini (Sapienza Università di Roma). ore 9.00 Presentazione degli strumenti del mattino. P. Di Blasio (Università Cattolica di Milano), TSCC – Trauma Symptom Checklist for Children. Valutazione degli effetti dell’esposizione ad eventi traumatici; D. Lucangeli (Università di Padova), Strumenti per le difficoltà di apprendimento matematico; R. Baiocco (Sapienza Università di Roma), PPT – Il Parent Preference Test. La valutazione dello stile di Parenting. ore 10.40-12.40 Workshop paralleli. P. Di Blasio, TSCC R. Baiocco, PPT. Strumenti per le difficoltà di apprendimento matematico: – I.C. Mammarella, Geometriatest, – Gruppo Metacognizione e Matematica (B. Caponi, C. Cornoldi, G. Falco, R. Focchiatti, D. Lucangeli), Questionari metacognitivi per la matematica. – D. Lucangeli, Piegare per spiegare: la geometria attraverso gli origami. ore 13.40 Presentazione degli strumenti del pomeriggio, presiede e introduce F. Emiliani (Università di Bologna). M. Di Pietro (ASL Monselice-Conselve), RCMAS-2 – Revised Children Manifest Anxiety Scale; M. Borean (Ist. Burlo, Trieste), DGM-P – Test per la valutazione delle difficoltà grafo-motorie e posturali della scrittura; P.E. Tressoldi (Università di Padova), Il programma Reading Trainer per il trattamento della dislessia; L. Tretti (Università di Padova), IPDA-nuova edizione – Identificazione Precoce delle Difficoltà di Apprendimento. ore 15.00-17.00 Workshop paralleli. M. Di Pietro, RCMAS-2 M. Borean, DGM-P P.E. Tressoldi e M. Tassetti, Reading Trainer L. Tretti, IPDA-nuova versione ore 17.00 Consegna dei Questionari per i crediti ECM e degli attestati di partecipazione. Per maggiori informazioni Anna Gallani e Silvia Drusi tel. 334 3346062 – fax 049 8276600. giornatebologna@yahoo.it, www.mulino.it/ edizioni/riviste/index.php cliccando sulla scheda di Psicologia Clinica dello Sviluppo.
2 e 3/3 VERONA
Congresso internazionale sul trattamento precoce delle psicosi. Il programma get up. Verona, Auditorium Palazzo della Gran Guardia. Congresso internazionale. Migliorare il trattamento precoce delle psicosi: l’impatto del programma strategico get up. Il Programma Strategico Genetics Endophenotypes and Teatment: Understanding early Psychosis (GET UP), finanziato dal Ministero della Salute nell’ambito della Ricerca Sanitaria Finalizzata, è coordinato dall’Azienda Ospedaliera Universitaria Integrata di Verona. È costituito da 4 progetti e ha l’obiettivo di attivare un circuito virtuoso che favorisca la diffusione di pratiche di prevenzione e intervento precoce non solo per le psicosi, ma anche in altri ambiti della salute mentale. Nel Programma di ricerca sono stati coinvolti 117 Centri di Salute Mentale in un territorio di circa 10 milioni di abitanti, comprese le Regioni Veneto ed Emilia Romagna e le Provincie di Bolzano, Firenze e Milano. Il Congresso celebra la conclusione della raccolta dati e mira a presentare e collocare nel panorama nazionale e internazionale l’esperienza svolta dal Programma Strategico GET UP. Fra i relatori si annoverano i principali esperti a livello internazionale e nazionale sul tema, nonché i clinici e ricercatori che hanno coordinato le varie fasi del Programma di Ricerca. Per saperne di più, visita il sito dedicato www.psychiatry.univr.it/page_getup/. Informazioni e contatti: donatella.castiglioni@univr.it Tel. 045 8124900. Palazzo della Gran Guardia – Piazza Bra – Verona, venerdì 2 e sabato 3 marzo 2012. L’iscrizione è gratuita. Il congresso è rivolto a operatori della salute mentale, medici di medicina generale, associazioni degli utenti, dei familiari e del volontariato, studenti, famiglie e cittadinanza dei territori dove si svolge il programma strategico get up. Organizzato da: Azienda Ospedaliera Universitaria Integrata di Verona con il patrocinio del Comune di Verona e altri istituti.
4/3 ROMA
Domenica 4 marzo 2012, a partire dalle ore 18.00 presso il Teatro Valle Occupato, via del Teatro Valle, 21 – Roma, Associazione 21 luglio e Popìca Onlus invitano all’evento PORRAJMOS! STERMINIO E RESISTENZA DEL POPOLO ROM. Racconti, ritmi e vite, con Le comunità Rom e Sinte di Roma, Le Musiche di Assalti Frontali, Taraf de Gadjo, Jovica Jovic e i Muzikanti di Balval, Le Danze delle “zingare spericolate” Chejà Chelen, Il Teatro di Antun Blažević (Tonyzingaro) e Sergio Cizmic . Il Cinema di Massimo D’Orzi, “Adisa o la storia dei Mille anni” e Laura Halilovic, “Io, la mia famiglia rom e Woody Allen” . Il racconto sui bambini rom e la scuola di Simonetta Salacone. Le video-testimonianze di Erri De Luca e Moni Ovadia. A seguire Cena meticcia della comunità Metropoliz. Ingresso libero. Per informazioni: www.21luglio.com
IN CORSO A FIRENZE, FINO AL 18 MARZO
Istituto degli Innocenti: FIGLI D’ITALIA: UN NUOVO FIUME DI RACCONTI DA PARTE DI CHI CERCA LE PROPRIE ORIGINI. Figli d’Italia, Gli Innocenti e la nascita di un progetto nazionale per l’infanzia (1861-1911) illustra la storia dell’accoglienza ai bambini abbandonati a Firenze, Milano, Venezia, Napoli e Bologna, nel primo cinquantennio dello stato nazionale. Il percorso, accompagnato da un ricco corredo didascalico, presenta le biografie di 15 fanciulli vissuti agli Innocenti e in altri brefotrofi italiani, tra il 1861 e il 1911. Il racconto si sviluppa attraverso documenti, video, fotografie d’epoca provienienti dagli archivi storici di Istituto degli Innocenti, I.R.E., Museo Martinitt e Stelline, Collezioni Alinari. Intrecciate agli eventi storici vengono così narrate le toccanti biografie dei bambini, dentro e fuori le istituzioni, che ci parlano non solo di abbandono ma anche di viaggi, ricongiungimento alla famiglia e creazione di nuovi legami affettivi. Documento di eccezione è la video intervista sull’esperienza di Rina, donna ultra centenaria, accolta agli Innocenti agli inizi del ‘900 e poi adottata da una famiglia toscana. Figli d’Italia è curata da Stefano Filipponi, Eleonora Mazzocchi e Lucia Sandri che hanno curato anche il catalogo, edito da Alinari 24ORE.
La visione della mostra in corso a Firenze, sull’accoglienza ai bambini abbandonati nei primi 50 anni dello stato unitario, ha spinto molti visitatori a ricercare tracce del proprio passato o dei familiari, legate agli Innocenti. Già decine di persone hanno contattato l’ archivio dell’ente portando anche documenti e ricordi personali. Le testimonianze raccolte confluiranno in una stanza delle “memorie di vita” nel nuovo Museo degli Innocenti. A due mesi dall’apertura grande successo di pubblico per la mostra Figli d’Italia, Gli Innocenti e la nascita di un progetto nazionale per l’infanzia (1861-1911). Tante le visite di gruppi e scolaresche ma ancor più numerose quelle di persone e di gruppi familiari la cui vita è in qualche modo legata alla storica istituzione di accoglienza fiorentina che da sei secoli continua senza interrruzione a tutelare l’infanzia. Date le moltissime richieste, l’Istituto ha predisposto una scheda con cui i visitatori lasciano i propri dati per avviare la ricerca delle proprie origini. Alcune persone telefonano, altre si presentano direttamente all’Archivio raccontando che la visione della mostra ha aperto il fiume carsico dei loro ricordi e reso irrimandabile il desiderio di conoscere la propria storia o quella dei parenti, superando tabù e riserve. Le testimonianze raccolte confluiranno in una stanza delle “memorie di vita” che arricchirà il percorso espositivo del nuovo Museo degli Innocenti quando saranno conclusi, a fine 2014, la riorganizzazione e l’ampliamento, in avvio entro questa estate. Con la raccolta delle memorie di chi ha legami con gli Innocenti la mostra raggiunge uno dei suoi principali obiettivi: spiegare come le istituzioni di accoglienza hanno lavorato per dare dignità e cittadinanza a tutti, orfani o esposti, considerati, oltre che alunni e assistiti, prima di tutto “figli d’Italia”. Su questo tema si articola anche un importante progetto educativo dell’Istituto che sta prendendo il via in questi giorni: ragazzi e adolescenti si raccontano attraverso i media digitali a partire dal confronto con le vicende dell’accoglienza. Il progetto: “Crescere che Avventura” è sostenuto da Fondazione Telecom Italia nell’ambito del bando I “Beni culturali invisibili: una risorsa italiana da valorizzare”.
Museo degli Innocenti, fino al 18 marzo 2012. Ingresso con biglietto museo: euro 5, ridotto euro 4, Lunedi – domenica ore 10 – 19 Informazioni e prenotazioni: museo@istitutodeglinnocenti.it, +39 055 2037308
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