Il “Metodo Alla Salute” è un percorso di carattere terapeutico che rinuncia definitivamente all’utilizzo degli psicofarmaci, portando avanti attività di gruppo con l’inserimento attivo e funzionale dei familiari. Sviluppato dalle esperienze professionali sul campo del disagio psichico dello psichiatra Mariano Loiacono, ha come base operativa il Centro di Medicina Sociale presso l”Azienda Ospedaliero-Universitaria “Ospedali Riuniti” di Foggia.
Il Lavoro del dr. Loiacono, caratterizzato da un impegno esclusivo presso una struttura pubblica, si presenta come un’interessante alternativa, non solo teraputica, ma anche di valutazione ed inerpretazione della malattia mentale, rispetto ai modelli psichiatrici convenzionali. Il Centro di Medicina Sociale, operativo dal 1977, ha in trattamento sia persone asintomatiche, cioè che non presentano alcun sintomo evidente ma vogliono iniziare un percorso di crescita personale, sia persone con dipendenza da sostanze psicoattive (legali e non, compreso l’uso “terapeutico” di psicofarmaci) sia con problematiche di dismaturità, sindromi psicotiche e border-line, depressioni, disturbi dell’alimentazione, caratterialità, conflittualità sociale e istituzionale, ecc.
Per saperne di più abbiamo contattato il dr. Loiacono che ci racconta la sua esperienza, i difficili rapporti con le istituzioni e con la psichiatria del farmaco, dandoci indicazioni utili per l’accesso dei pazienti alla sua struttura. Questo è l’ultimo appuntamento della rubrica “Cinque minuti” per questa stagione, a risentirci dopo l’estate.
Commento musicale: Vladimir Sterzer – Wind
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Un giovane con diagnosticati disturbi della personalita Nas E., con un vissuto traumatico poiché abbandonato alla nascita e vissuto per quasi 5 anni in un istituto lager all’estero, adottato ma poi traumatizzato ulteriormente dalla perdita del papà adottivo, con atteggiamenti di dipendenza e con abuso di alcool , in terapia farmacologica e psicoterapia che non ha prodotto risultati , potrebbe trovare da voi una risposta ai propri problemi?
Buongiorno sono M.T. dal Piemonte depressione maggiore mi hanno dato il resilient mi hanno detto di attivarmi perché la depressa maggiore non si cura con litio grazie
Sono uno psicologo, psicoterapeuta che lavora in una struttura pubblica ed effettua docenza e formazione. Causa presunta diagnosi di un proprio familiare adolescente con diagnosi di “psicosi”, rituali compulsivi, depressione e ossessioni, sono stati effettuati percorsi presso nomi conosciuti e famosi, psicoterapie costose, somministrazioni farmacologiche, di un ragazzo arrivato così a più di 90 chili, che non aveva prima mai avuto amici, che alla fine nemmeno aveva il desiderio di confrontarsi con le persone e che non comprendeva ciò che accadeva nelle situazioni vivendole egocentricamente in maniera persecutoria. POI, poi siamo arrivati grazie a Dio da 19 mesi, al METODO ALLA SALUTE DEL DOTT. MARIANO LOIACONO. La presa in carico globale utilizza i vari approcci ma all’interno di una teorizzazione e pratica molto più complessa e completa, do forma sistemica, con elementi quotidiani “del fare” comportamentali, con un lavoro spontaneo di interruzione dei circuiti disfunzionali attraverso legami amicali e gruppi supervisionati nei quali l’esperienza di uno può diventare la possibilità di comprensione decentrandosi dell’altro come avviene nella terapia di gruppo, con momenti che ricordano semplici strumenti psicoterapici utilizzati nella terapia di gruppo delle balbuzie, immessa all’interno, PERò, di una teorizzazione globale molto più alta, completa e complessa, di una- che se volete- potete chiamare “psichiatria sociale”, che parla di vita come antropologia della persona, che cioè RI-unisce le varie branche dell’uomo divise dagli specialisti per sola economia, solo mercato, business, un tempo UNITE, QUESTO METODO, non un altro, questo metodo, HA VISTO QUESTO RAGAZZO mio familiare CHE ERA PERDUTO MIGLIORARE, TOGLIENDO FARMACI CHE LO STAVANO PEGGIORANDO MENTRE ERA SEMPRE PIù ISOLATO E PERDEVA PENSIERI PROPRI. La presa in carico, VERA E CONTINUA, permessa ANCHE attraverso la gestione di case chiamate domus nelle quali personale esperto volontario di persone che sono state in trattamento e che ancora vi sono (poiché il trattamento è visto ANCHE come crescita personale) accolgono e sono pronte ad accompagnare 24 ORE SU 24 le persone che arrivano al Centro, notte e giorno.
In tal modo le dinamiche che scatenano i gruppi della mattina (9-14), possono essere accompagnate durante la restante parte della giornata. Poiché il Centro è inoltre frequentato da persone in trattamento di tutte le età, l’interazione con i pari aventi problemi diversi o simili così come l’interazione intergenerazionale permette arricchimento, scambio e se la coscienza, come insegna Liotti è interpersonale e se, come richiede questo metodo, vi deve essere almeno un familiare (che si mette anch’egli nella posizione di persona in trattamento) ad accompagnare la persona che porta il disagio, ecco che questo metodo si pone come IL METODO PIù COMPLETO DI CUI IO ABBIA MAI LETTO O CHE ABBIA ESPERITO.
Quando la persona torna a casa può continuare inoltro il proprio percorso attraverso i gruppi alla salute delle Associazioni alla salute presenti IN TUTTA ITALIA e i corsi che frequentemente vengono fatti.
Il metodo non dice che i farmaci non servono, vi sono malattie per le quali i farmaci sono importantissimi; dice che per le persone con diagnosi cosiddetta psichiatrica GRAZIE AD UN PERCORSO PRECISO, I FARMACI POSSONO ESSERE TOLTI POICHè LE SSTANZE VERE DI CUI LA PERONA NECESSITA SONO GIòà (IN LINEA CON CIò CHE DICONO LE ULTIMISSIME RICERCHE) NELLE RELAZIONI TRA LE PERSONE. IO HO VISTO SU MIO STRETTISSIMO FAMILIARE QUESTE VERITA’ ED HO RITROVATO LA SPERANZA CON LA QUALE AVEVO INIZIATO A STUDIARE.
Mentre vado al lavoro ringrazio DIo di aver trovato QUESTO metodo. Nè I FAMILIARI Nè I DOTTORI ILLUSTRI AVEVANO CAPITO COSA CI FOSSE DIETRO IL MALESSERE DI QUESTO MIO CARO FAMILIARE, NESSUNO. Se i veri risultati scientifici si vedono dai risultati, io non avevo incontrato prima un metodo più scientifico e umano.
Nadia
Sono una pediatra ospedaliera e frequento il Centro di Medicina Sociale ed il Metodo Alla Salute dal 2009.
Nell’ultimo hanno mi sono immersa completamente nella metodologia proposta dal Dr Loiacono sospendendo la mia attività ospedaliera. Ho potuto quindi conoscere come funziona questo metodo e seguire il decorso di molti pazienti.
Vorrei testimoniare della estrema validità di questa metodologia come testimoniato dai risultati che ho potuto direttamente constatare sulle persone ed a quelli che ho sperimentato in prima persona.
Circa tre anni fa sono venuta da Roma a curiosare, avendo sentito parlare di questo Dott. Loiacono da alcuni amici. Asintomatica e senza alcuna vicenda di disagio, almeno apparente, in famiglia, sono ancora qui a collaborare come volontaria e, contemporaneamente, a veder cambiare lentamente la mia vita nella sostanza; ad un certo punto ho compreso come i meccanismi che regolano la nostra vita sono gli stessi per tutti e che la differenza sta nelle soluzioni che scegliamo per sopravvivere. Mi sono vista nelle esperienze altrui come in uno specchio, pur avendo storie diverse, e ho capito il valore del lavoro di gruppo. Credo che la vita non sia fatta di cose giuste o sbagliate in assoluto ma sia piuttosto una specie di danza di opposti dove anche dal negativo si possono trovare elementi preziosi. I dubbi non mi abbandonano mai, non ancora, anche perchè non credo che questa sia l’unica strada possibile: finora è quella che più mi ha convinto e per questo decido di continuare questa esperienza veramente particolare
La mia famiglia è nel percorso terapeutico da più di due anni iniziato per il disagio di mio figlio. Se mi guardo indietro mi rendo conto di non riuscire ad avere l’idea globale di quante cose sono cambiate.
Grazie a tutto lo staff del Centro di Medicina Sociale, per come ha saputo accoglierci e accompagnarci rispettando la specificità di ognuno di noi.
Un pensiero speciale va al Dott. Mariano Loiacono, a come sa accompagnare cogliendo tra i nodi la ricchezza preziosa che ogni persona può esprimere, alla suo profondo sapere emotivo, alla sua sensibilità speciale, al rispetto che nutre per l’uomo prima di tutto.
Bulgarelli Giovanna