GLI INDIFFERENTI – L’INFORMAZIONE AI TEMPI DI INTERNET

Gli indifferenriLa vicenda dei trafficanti di organi denunciata da Don Zerai, che rende ancora più drammatica la tragedia dei profughi che dal nord Africa cercano salvezza nel mondo “libero” spesso trovando solo persecuzione e morte, ci fa interrogare sulle nostre capacità di attenzione alle nuove emergenze umanitarie. Le notizie su questi terribili fatti scorrono ormai con buona evidenza grazie anche ad Internet, ma non raccolgono la dovuta attenzione, la necessaria e opportuna reazione da parte dell’opinione pubblica che sembra non considerare e partecipare la gravità della situazione.

Durante il nazismo il disinteresse della gente verso la tragedia degli ebrei può essere in parte giustificato dalla difficoltà di accesso alle informazioni, al tempo spesso basate su propaganda e censura. Dal punto di vista psicologico agì la difesa della negazione, favorita da una bassa identificazione con le vittime, divenute capri espiatori della negativa condizione socioeconomica del popolo. Oggi, pur restando validi i meccanismi psichici di reazione, qualcosa di diverso e più complesso s’inserisce nelle nuove dinamiche dell’indifferenza verso la sofferenza altrui.

Per provare ad indagare, almeno in parte, le condizioni che definiscono la relazione tra gli esseri umani dobbiamo partire da qualche considerazione psicosociale: ormai è abbastanza noto, con l’avallo della scienza, che esiste un sistema neuropsicologico di naturale attenzione verso l’altro. La pietà e la compassione, sostenute dall’attenzione empatica, non solo sono principi morali o religiosi, ma sono soprattutto parte del sistema di relazione sociale innnato nella specie umana, con il compito di salvaguardarne l’esistenza.

... Il seguito del contenuto di questo articolo è disponibile nel libro Società e psiche

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