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  • È del 9 maggio la dichiarazione di Stefano Marchetti, responsabile dell'ultima indagine dell'Istituto Nazionale di Statistica (ISTAT), che il numero di suicidi in Italia per motivi economici non sarebbe aumentato rispetto agli anni scorsi, essi sono stati infatti 38 dall'inizio dell'anno a fronte dei 187 su 3048 totali del 2010. Ci si continua a suicidare molto di più a causa di gravi malattie, solitamente di natura psichica e per motivi affettivi (il classico cuore infranto).

    SUICIDIO? ROBA DA MATTI!

    È del 9 maggio la dichiarazione di Stefano Marchetti, responsabile dell'ultima indagine dell'Istituto Nazionale di Statistica (ISTAT), che il numero di suicidi in Italia per motivi economici non sarebbe aumentato rispetto agli anni scorsi, essi sono stati infatti 38 dall'inizio dell'anno a fronte dei 187 su 3048 totali del 2010. Ci si continua a suicidare molto di più a causa di gravi malattie, solitamente di natura psichica e per motivi affettivi (il classico cuore infranto).

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  • Nei periodi di crisi economica si assiste inevitabilmente ad un aumento del tasso di suicidio, basti pensare a quanto successo nel 1929 negli Stati Uniti, quando le autorità si videro costrette a bloccare l'accesso al tetto degli edifici per evitare che le persone si uccidessero gettandosi nel vuoto.

    CRISI E DEPRESSIONE NELL’OTTICA COGNITIVISTICA

    Nei periodi di crisi economica si assiste inevitabilmente ad un aumento del tasso di suicidio, basti pensare a quanto successo nel 1929 negli Stati Uniti, quando le autorità si videro costrette a bloccare l'accesso al tetto degli edifici per evitare che le persone si uccidessero gettandosi nel vuoto.

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